Sec. X-XI
Nel X-XI secolo gli alfabeti glagolitico e cirillico convissero all’interno del primo impero bulgaro: il primo era maggiormente diffuso nell’area macedone, dove furono attivi i discepoli di Naum, il secondo nell’area bulgara orientale. Poi il cirillico prevalse in maniera definitiva, fatta eccezione per l’area croato-dalmatica e, per breve tempo, per la Boemia. In Dalmazia, in particolare nell’arcipelago del Quarnaro, l’uso del glagolitico è rimasto vitale fino al XX secolo: l’alfabeto, stilizzato nel disegno delle lettere sul modello della minuscola carolina (da cui la definizione di “quadrato”) e la lingua slava ecclesiastica (di redazione croata) furono adottati per la celebrazione della liturgia di tradizione romana. A partire dal XV secolo si diffuse il glagolitico corsivo, e con l’avvento della stampa si iniziarono a stampare libri in glagolitico. Il primo libro a stampa slavo fu proprio il Messale romano in croato-glagolitico (1483).
Bibliografia: B. Franolic, M. Žagar, A Historical Outline of Literary Croatian: The Glagolitic Heritage of Croatian Culture, London-Zagreb 2008.