Manastir Žiča Le Monastere de Žiča The Monastery of Žiča Sec. XII-XVI
La chiesa dedicata all’Ascensione di Cristo nel monastero di Žica fu creata dai fratelli Stefan Primo-Coronato (1197-c.1228) e Sava (1219-1235) come luogo d’incoronazione dei sovrani e dei dignitari ecclesiastici, e sede dell’arcivescovato della chiesa autocefala serba. Nel medioevo il monastero si trovava all’incrocio di due strade importanti: una che veniva dal nord lungo la valle di Ibar, collegando Ras con il sud del paese, e l’altra trasversale che collegava l’ovest, il litorale Adriatico, i monasteri Mileševa e Moravski Gradac con l’est, con Niš (Naisso); oggi si trova nella Serbia centrale vicino a Kraljevo. La costruzione della chiesa iniziò intorno al 1206 e finì intorno al 1217 (1218) quando Stefan Nemanjic ricevette la corona da parte di papa Onorio III (1216-1227). Alla fine del XIII secolo, durante un'invasione mongola, il complesso fu molto danneggiato. All’inizio del XIV secolo re Milutin (1282-1321) fece ristrutturare la chiesa con il complesso. Nel corso dei secoli la chiesa subì varie trasformazioni. Il suo aspetto odierno è frutto dei lavori di restauro eseguiti da parte dell’Istituto della Protezione dei Beni Culturali dopo il terremoto del 1987. Al suo complesso appartiene anche la cappella dei SS. Teodoro Tiro e Teodoro Stratelate (Sveti Tiron e Teodor Stratilat) del XIV secolo.
Si ritiene che l’organizzazione dello spazio interno della chiesa abbia influito sullo sviluppo dell’architettura religiosa serba del XIII secolo. Come le fondazioni di Stefan Nemanja, anche la chiesa dell’Ascensione è a navata unica e con la cupola; il suo santuario invece è monoabsidato, i vestiboli laterali presenti a S. Giorgio e a Studenica qui sono chiusi, più alti e assumono la funzione del coro. Il suo esonartece è grande, a tre navate, e da lì si accedeva ai due parecclesia cupolati, aggiunti su ambo i lati della navata principale della chiesa. All’ingresso principale è collocata una torre. Si ritiene che intorno al 1220, Sava al suo ritorno da Nicea, portò con se i pittori di origine costantinopolitana, che affrescarono l’interno della chiesa1. La sua architettura esterna oggi è spoglia, e gli unici elementi decorativi sono i portali, le finestre, due rosoni scolpiti in pietra, e il fregio ad archetti pensili all’esterno del tamburo della cupola. L’andamento del suo corpo longitudinale con il tetto a due spioventi è spezzato con la cupola poggiante sul tambour carré, più snello di quello di Studenica. Il suo esterno fu dipinto in rosso secondo il modello atonita.
Bibliografia essenziale: M. KAŠANIN, The Monastery of Žiča, Belgrade 1969; G. SUBOTIĆ, Le Monastere de Žiča, Beograd 1984, M. ČANAK-MEDIĆ, O. KANDIĆ, Архитектура прве половине XIII века, Цркве у Рашкој, II, Beograd 1995, 15-116; M. ČANAK- MEDIĆ, B. TODIĆ, Manastir Žiča, Beograd 1999; Manastir Žiča, Zbornik radova, ur. G. Subotić, Kraljevo 2000, con bibl. precedente.
Aleksandra Filipovic
"Architettura medievale della Scuola serba di Raska", Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Facoltà di Architettura, 2009.