Ultimo aggiornamento: 13 maggio 2021
Scheda a cura di: Gonneau P., Lavrov A., Rai E.
Sotto il dominio che va dallo zar Pietro il Grande a Nicola II, la Russia conferma il suo ruolo di uno dei principali protagonisti sul palcoscenico delle nazioni europee, si presenta come un impero multietnico e multi-religioso a cavallo tra due continenti e l’oggetto di una ricerca di identità tra nazionalismo, spiritualità ortodossa e misticismo rivoluzionario. Pietro il Grande proietta il suo impero sulla scena internazionale e lo rimodella, proponendo quasi la reinvenzione del popolo russo. Sotto il dominio successivo di quattro imperatrici, la Russia è a capo delle nazioni civilizzate, mentre nell’Ottocento, al contrario, il trono è occupato da imperatori che esercitano il potere in uno stile di governo maschile. Ai tempi di Alessandro I, l’influenza del Paese raggiunge l’apice con la vittoria su Napoleone, ma il suo successore, lo zar Nicola I, attira su di sé un’ostilità quasi generale per il suo ruolo di “poliziotto d’Europa”. La sconfitta nella Guerra di Crimea (1855) dà inizio a un periodo di estrema tensione. L’alleanza della Russia con la Francia, suggellata alla vigilia del Novecento, nonché le sfide logistiche e militari che la Russia deve affrontare, portano al punto di svolta dell’ottobre del 1917.
Scheda elaborata da: Marcin Wyrembelski