Archeologia altomedievale in Polonia

Sec. XIX-XX

Si può osservare l’evoluzione degli interessi degli archeologi alla luce delle vicende storiche che riguardarono la Polonia tra il XIX e il xx secolo individuando le principali personalità, gli scavi più significativi e i centri di promozione scientifica. Il XIX secolo, imbevuto di romantico patriottismo risorgimentale, spinse la ricerca archeologica a rintracciare l’evidenza slava di un’identità polacca originale e, poiché la tendenza generale pretendeva di collocare l’origine degli slavi in età anteriori a quella medievale, fu l’archeologia preistorica a prevalere. Con l’indipendenza della Polonia e soprattutto nei primi venti anni del XX secolo, iniziò invece a crescere l’interesse verso l’alto medioevo come età in cui si collocava l’origine dello Stato polacco e vennero alla luce siti altomedievali, soprattutto nella regione di Sandomierz. Gli anni Trenta furono cruciali per la storia dell’archeologia in Polonia; il noto archeologo tedesco G. Kossina, infatti, pretendendo che la presenza della cultura materiale germanica in Polonia indicasse l’occupazione di quello stesso territorio da parte del gruppo etnico germanico, provocò la reazione degli archeologi polacchi che, guidati da J. Kostrzewski, inaugurarono massicce campagne di scavi per provare l’eternal Polishness delle terre tra l’Oder e la Vistola. Malgrado fossero stati commessi molti errori di interpretazione, tuttavia la stagione fu estremamente positiva poiché favorì l’ulteriore sviluppo dell’archeologia altomedievale e apportò nuove evidenze archeologiche per gli studi relativi all’origine dello Stato polacco. Dopo la guerra riemerse nuovamente il problema delle origini degli slavi, ma soprattutto nel campo dell’archeologia si assistette a un radicale cambiamento metodologico, ispirato dall’ideologia marxista, che indirizzava la ricerca verso gli aspetti legati alla base materiale della società. Nel 1946, in occasione del millesimo anniversario della fondazione dello Stato polacco dei Piasti, lo Stato garantì ricchissimi finanziamenti agli archeologi impegnati in scavi di siti altomedievali, che proseguirono per decenni. 

Bibliografia: A. Buko, The Archaeology of Early Medieval Poland: Discoveries – Hypotheses – Interpretations, Leiden-Boston (ma) 2008.



Di: Betti M.
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