Camblak

Sec. XIV-XV

Kiprian Camblak (1330 ca.-1406) proveniva probabilmente della famiglia Camblak di Tărnovo, e durante gli anni di noviziato nel monastero a Kilifarevo si legò al futuro patriarca di Bulgaria Eutimio; proseguì gli studi a Costantinopoli e sul monte Athos. A Bisanzio divenne uomo di fiducia del patriarca Filoteo Kokkinos (1353-54, 1364-76), che nel 1373 lo inviò in missione per pacificare i principi lituani e di Tver’ con il metropolita Aleksij, sostenuto da Mosca. Nel 1375 fu ordinato metropolita di Kiev e Lituania, ma con il compito di riunificare la Chiesa della Rus’ alla morte di Aleksij. Per i suoi contrasti con il gran principe Dmitrij Ivanovič Donskoj, dovette fare ritorno a Costantinopoli. Richiamato a Mosca nel 1381, redasse la sua opera più importante, la Vita del metropolita Petr (†1325), che all’entusiasmo per la sconfitta dei tatari (Kulikovo, 1380) unisce l’esaltazione di Mosca come centro unificante delle terre russe. Dovette fronteggiare le istanze autonomistiche del clero di Novgorod e di Suzdal’ e cercò di estendere la propria autorità sulla metropolia di Galizia. Introdusse nella Rus’ il Typikon di Gerusalemme, che con il tempo soppiantò quello studita, e curò diverse traduzioni. Grigorij Camblak (1365 ca.-1419/20), probabilmente legato da parentela con Kiprian, si formò in ambiente esicasta nella cerchia del patriarca Eutimio. Dopo la presa di Tărnovo da parte dei turchi (1393), si trasferì sul monte Athos e poi a Costantinopoli. Diventato igumeno del monastero serbo di Dečani, fu inviato dal patriarca Matteo I in Moldavia, per dirimere alcune controversie. In questo periodo scrisse la Vita di loann di Belgorod, considerata la prima opera letteraria moldava. Nel 1406 fu invitato nella Rus’ dal metropolita Kiprian ma, dopo aver appreso della morte di quest’ultimo durante il tragitto, si rifugiò in Serbia, nel monastero di Dečani ove compose la Vita del re serbo Stefano III. Nel 1409 si recò a Kiev, dove più tardi fu candidato dal sinodo locale a metropolita. A questo periodo risale l’Encomio al patriarca Eutimio di Tărnovo, considerato il suo capolavoro (assieme al discorso funebre per Kiprian). Fra il 1416 e il 1418 trasferì la sede metropolitana da Kiev a Vilnius. Al Concilio di Costanza (1418) guidò la delegazione rutena e morì durante il viaggio di ritorno. 

Bibliografia: M. Heppell, The Ecclesiastical Career of Gregory Camblak, London 1979; D. Obolensky, Ritratti dal mondo bizantino, Milano 1999, pp. 193-219; Ju. K. Begunov, Tvorčeskoe nasledie Grigorija Camblaka, Veliko Tărnovo 2005; D. Češmedžiev, Mitropolit Kiprian i kultovete na bălgarskite svetci, in “Studi Slavistici”, v, 2008, pp. 15-30; V. F. Andreev, Iz istorii russkoj cerkvi xiv-xv vekov. Mitropolit sv. Kiprian, Velikij Novgorod 2008.

Di: Alberti A.
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