Comunità ebraiche

Sec. X - XV

Fin dalla fine dell’alto medioevo erano presenti comunità ebraiche nell’Europa centroorientale, cominciando da Praga, ebrei che presero il nome di aschenaziti, dall’antico nome ebraico dell’area franco-germanica. Dalla metà del Trecento anche a causa delle persecuzioni gli aschenaziti si mossero verso oriente, formando comunità che alla fine del Quattrocento erano le più numerose d’Europa. Gli ebrei praticavano in genere il commercio di merci e di denaro, mantenendo i rapporti con l’Oriente islamico e bizantino. Si riunivano intorno ai rabbini che avevano il compito di mantenere viva la tradizione e l’identità di “popolo eletto”, ma non svilupparono una significativa produzione culturale come le comunità del Mediterraneo. Dopo la reconquista e la caduta di Granada (1492) molti ebrei sefarditi dalla penisola iberica si trasferirono nei Balcani sotto la protezione del sultano, entrando nel crogiolo di razze e culture della penisola. 

Bibliografia: D. Cohn-Sherbok, Atlas of Jewish History, London-New York 1994.


Di: Garzaniti M.
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