Mauro Orbini

Sec. XVI-XVII

Benedettino di Ragusa (Dubrovnik), Mauro Orbini (†1614), nella sua opera Il regno degli slavi (Pesaro 1601) tracciò la storia dei popoli slavi, mutuando concezioni e forme espressive dalla storiografia cinquecentesca. Prefiggendosi lo scopo di far uscire il mondo slavo dall’oblio e farlo assurgere a protagonista della storia, lo identificò con grandi popoli del passato, a cominciare dai goti, e ne esaltò le virtù. Dedicò inoltre particolare attenzione alle antiche credenze degli slavi, alla loro conversione al cristianesimo e ai rapporti fra le diverse confessioni religiose con particolare riguardo agli slavi meridionali. La sua opera fu la fonte dell’opera di Paisij di Hilandar (cfr. cap. 27, par. 9) e fu tradotta in russo da Feofan Prokopovič (1723). La sua opera è considerata sino a oggi una tappa fondamentale nella conoscenza delle varie aree slave. 

Bibliografia: G. Brogi Bercoff, Il Regno degli Slavi di Mauro Orbini e la storiografia europea del Cinquecento, in “Ricerche Slavistiche”, XXIV-XXVI, 1977-79, pp. 119-56; O. Nedeljković, Slavophilism as a Renaissance Humanist Myth in Mauro Orbini’s “Il Regno degli Slavi”, in “The International Journal of Literary Humanities”, xi, 2014, 2, pp. 1-16.


Di: Ferro M.C.
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