Protobulgari

Sec. IV-IX

Con il termine “protobulgari” (bulg. prabălgari) la storiografia contemporanea indica una popolazione di lingua turcica, proveniente dall’Asia centrale e stanziatasi a partire dal IV secolo nelle steppe a nord del mar Nero e del mar Caspio. La prima menzione dei Vulgares in questi territori compare in un cronografo latino del 354 d.C. (Monumenta Germaniae Historica [mgh], Auctores antiquissimi, 13 voll., Berlin 1877-98, IX, p. 105). Nel corso del V-VI secolo, i protobulgari si divisero in due grandi gruppi separati dal fiume Don, i cutriguri a occidente e gli utiguri-unogonduri a oriente. Le fonti bizantine dell’epoca menzionano spesso i bulgari cutriguri, data la loro continua presenza sui campi di battaglia, talvolta come alleati, più spesso come nemici dell’impero. A metà del VI secolo, i protobulgari entrarono a far parte della grande confederazione avara; nel 632 il khan utiguro Kubrat riuscì a unire i clan protobulgari, dando vita alla cosiddetta “antica grande Bulgaria” tra il Dnepr e il Kuban. Dopo la morte di Kubrat (anni Sessanta del vii secolo), il khanato fu spartito tra i suoi figli: Batbajan si stanziò nella regione caucasica, dando origine al popolo dei “bulgari neri” (černye bolgare, nelle fonti russe medievali), Kotrag migrò a nord, sul medio Volga, fondando così la stirpe dei “bulgari del Volga”, mentre il terzo figlio, Asparuch, mosse verso ovest, in direzione del delta del Danubio. Attraversato il limes, i protobulgari di Asparuch ingaggiarono un duro scontro contro i bizantini di Costantino IV Pogonato, al termine del quale ottennero, con un trattato stilato nel 681, lo status di federati e le terre comprese tra i Balcani e il Danubio, già popolate nei secoli precedenti da tribù slave; nel corso dei secoli successivi (in particolare durante il regno di Krum, 802-814), l’élite protobulgara verrà assimilata, linguisticamente e culturalmente, dal preponderante elemento slavo, dando così vita alla popolazione “bulgara”. Di grande interesse sono le iscrizioni protobulgare (turciche) rinvenute nella Bulgaria nord-orientale, scritte prevalentemente in alfabeto greco. 

Bibliografia: D. Dimitrov, Prabălgarite po severnoto i zapadnoto Černomorie, Varna 1987; V. Beševliev, Die Protobulgarischen Inschriften, Berlin 1963; Curta (2019b); per un punto di vista alternativo sull’etnogenesi dei protobulgari cfr. Ž. Vojnikov, Proizchod i preselenija na drevnite bălgari (v tărsene na nov pogled vărchu starija văpros), Sofija 2013.

A cura di A. Alberti 

Di: Alberti A.
Copyright dell'autore