Konstantin di Kostenec

Sec. XIV-XV

Uno dei più insigni letterati del medioevo bulgaro, Konstantin di Kostenec (Kostenečki, 1380 ca.-dopo il 1431) si formò nei primi anni del xv secolo presso il monastero di Bačkovo, sotto la guida di Andronico, già allievo del patriarca Eutimio. In quest’occasione poté acquisire i principi e le norme della scuola letteraria di Tărnovo. In seguito alle incursioni ottomane nella regione dei Rodopi (1410), emigrò in Serbia, dove continuò gli studi presso il patriarca Nikon (1420-35), per essere poi impiegato alla corte del despota Stefan Lazarević (1389-1427); a questi anni risale la sua partecipazione – come traduttore ufficiale – a una missione diplomatica presso Tamerlano. Dopo la morte del despota serbo, il patriarca Nikon commissionò a Konstantin una Vita di Stefan Lazarević, che l’autore portò a termine nel 1431. La sua opera più importante è tuttavia il lungo Trattato sulle lettere (Skazanie izjavlenno o pismenech), scritto non più tardi del 1418 e incentrato sulle origini dell’alfabeto slavo e della lingua slava ecclesiastica, sulla didattica della lingua e sulla norma ortografica “corretta” da seguire (vale a dire quella eutimiana, con alcune integrazioni esplicitamente mutuate dagli Erotimata grammatika di Emanuele Moschopulos, un grammatico bizantino vissuto tra il xiii e il xiv secolo). Mentre il Trattato ci è pervenuto in un’unica copia serba, risalente alla metà del xvii secolo, un’epitome successiva (i Discorsi in breve, Slovesa v kratcě) godette evidentemente di fortuna maggiore. 

Bibliografia: K. Kuev, G. Petkov, Săbrani săčinenija na Konstantin Kostenečki. Izsledvane i tekst, Sofija 1986; H. Goldblatt, Orthography and Orthodoxy: Constantine Kostenečki’s Treatise on the Letters, Florence 1987; A. A. Turilov, Ot Kirilla Filosofa do Konstantina Kostenckogo i Vasilija Sofijanina (Istorija i kul’tura slavjan ix-xvii vv.), Moskva 2011, pp. 289-307, passim.

A cura di A. Alberti 

Di: Alberti A.
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