Testimonianza russa della conquista di Costantinopoli

Sec. VII-XV

La conquista crociata della città imperiale, meta di viaggi e di pellegrinaggi dalla Rus’, ebbe una vasta eco anche nel mondo slavo orientale. Ce lo testimonia il Libro Pellegrino di Antonij (Dobrynja Jadrejkovič), divenuto in seguito vescovo della città di Novgorod. La sua testimonianza rappresenta l’ultima e preziosa voce prima del saccheggio crociato, che disperse le numerose reliquie e gli arredi sacri custoditi a Costantinopoli per tutto l’Occidente, in particolare a Venezia (cfr. ad es. la Pala d’oro di San Marco) e a Parigi. Nella capitale francese il re Luigi IX (1214-1270) fece costruire la Sainte-Chapelle per conservarvi le reliquie costantinopolitane. 

Bibliografia: G. Majeska, Russian Pilgrims in Constantinople, in “Dumbarton Oaks Papers”, lvi, 2003, pp. 93-108; M. Garzaniti, Il pellegrinaggio nel mondo bizantino-slavo, in A. Barbero, S. Piano (a cura di), La bisaccia del pellegrino: fra evocazione e memoria. Il pellegrinaggio sostitutivo ai luoghi santi nel mondo antico e nelle grandi religioni viventi, Ponzano Monferrato (al) 2010, pp. 249-56.


Di: Garzaniti M.
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