Sergio di Radonež

Сергий Радонежский Sec. XIV-XV

Sergio, il cui nome di battesimo era Varfolomej, apparteneva a una nobile famiglia della regione di Rostov che, perduti i propri possedimenti, si rifugiò nella cittadina di Radonež, nella regione di Mosca. Rimasto orfano insieme al fratello Stepan, già monaco, si ritirò a vita eremitica nei boschi circostanti, nel desiderio di imitare gli antichi monaci. In luoghi così inospitali i fratelli costruirono una cappella dedicata alla Trinità. Stepan, tuttavia, non poté sostenere la dura vita anacoretica, così il più giovane Varfolomej rimase solo. Divenuto monaco con il nome di Sergio (1337), intorno a lui si raccolsero dei discepoli e così sorse il primo nucleo di quello che sarebbe stato il monastero della Trinità di San Sergio (Troice- Sergieva Lavra). I primi monaci, assecondando una richiesta del metropolita di Mosca, Aleksij, su invito del patriarca costantinopolitano Filoteo, adottarono la regola cenobitica secondo il modello di Teodoro Studita (Typikon studita, 1354). Con il passare degli anni Sergio acquistò una grande influenza ed esercitò un influsso considerevole sui principi russi dell’epoca, favorendone l’unione contro la minaccia dei tatari. Durante la sua vita fondò una decina di monasteri, facendo del monastero della Trinità un centro di rinnovamento della vita cenobitica. Canonizzato nel 1422, la sua figura rimane esemplare per comprendere la tradizione monastica russa che lo riconosce come padre e patrono. 

Bibliografia: P. Gonneau, À l’aube de la Russie moscovite. Serge de Radonège et André Roublev. Légendes et images (xive-xvie s.), Paris 2007.


Di: Garzaniti M.
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