Simeon Polockij

Симеон Полоцкий Sec. XVII

Tra i maggiori rappresentanti della cultura barocca nel mondo slavo orientale, Simeon Polockij (Samuil Emel’janovič Petrovskij-Sitnianovič, 1629-1680) si formò al Collegio mohyliano di Kiev e poi all’Accademia di Vilnius. Si fece monaco nel monastero ortodosso dell’Epifania (Bogojavlenskij) di Polack (Polock, 1656) e solo nel 1664 si trasferì a Mosca nel monastero Zaikonospasskij, dove organizzò una scuola (1665). Oltre che predicatore, fu il primo poeta di corte in Russia. Nelle sue opere poetiche in slavo ecclesiastico, fra le quali si annovera una sorta di enciclopedia, Vertograd mnogocvětnyj (“L’orto dai molti fiori”), trasfuse gran parte del patrimonio classico della cultura ruteno-polacca. Insieme al suo discepolo Sil’vestr Medvedev (1641-1691), si schierò contro lo scisma dei vecchi credenti e contro il partito dei grecofili, favorendo l’avvicinamento alla cultura occidentale. Dal 1667 fu nominato tutore dei figli dello zar Alessio Michajlovič, prima di Fedor e poi di Sofia e Pietro il Grande, mentre dal 1678 diresse la Tipografia superiore (Verchnjaja tipografija), dove furono stampate sue opere e traduzioni. 

Bibliografia: S. Polockij, Vertograd mnogocvětnyj, a cura di A. Hippisley, L. I. Sazonova, 3 voll., Köln- Weimar-Wien 1996-2000; M. Di Filippo, Il giardino variopinto di Simeon Polockij. Traduzione e parafrasi interpretativa, Napoli 2012; S. Polockij, Rifmologion, a cura di A. Hippisley, H. Rothe, L. I. Sazonova, I, Köln-Weimar-Wien 2013.


Di: Romoli F.
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