Verbi di moto in slavo

Slavic verbs of motion Sec. VII-XV

Già in slavo comune i verbi di movimento erano espressi da coppie verbali che indicavano la determinatezza o l’indeterminatezza dell’azione (si vedano, a titolo di esempio, le coppie iti/choditi, nesti/nositi). Il primo elemento di ogni coppia è un verbo di moto cosiddetto “determinato”: esprime, cioè, un movimento che ha una direzione definita; il secondo elemento, invece, è chiamato verbo di moto “indeterminato”, perché indica:

• un movimento che si esplica in diverse direzioni (anche con intervalli);

• al passato, un movimento di andata e ritorno che ha avuto luogo una volta soltanto;

• un movimento in generale o la capacità di compiere un’azione.

L’opposizione era formalizzata nell’alternanza vocalica del tema verbale. Sul modello di tali coppie, ma senza che la loro funzione venisse meno, si sarebbe sviluppata e grammaticalizzata l’opposizione delle coppie verbali sulla base dell’aspetto perfettivo e imperfettivo. Nelle lingue slave moderne i verbi di movimento continuano dunque a rappresentare una categoria particolare. In russo, per esempio, lo stesso tipo di movimento può essere espresso da due imperfettivi: idti/chodit’. Con l’aggiunta dei prefissi di direzione i verbi di moto definito diventano perfettivi: priiti; quelli di moto indefinito restano invece imperfettivi: prichodit’. Le coppie aspettuali si ottengono, pertanto, aggiungendo uno stesso prefisso a entrambi i membri della coppia dei verbi di moto definito/indefinito.


Bibliografia: V. Hasko, R. Perelmutter (a cura di), New Approaches to Slavic Verbs of Motion, Amsterdam-Philadelphia (PA) 2010; B. Comrie, Aspect: An Introduction to the Study of Verbal Aspect and Related Problems, Cambridge 1989.


Di: Romoli F.
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