Économie et société à Byzance (VIIIe-XIIe)

Ultimo aggiornamento: 25 maggio 2021

Métivier S.

Économie et société à Byzance (VIIIe-XIIe)

Textes et documents

A cura di Métivier S. - Publications de la Sorbonne, Paris 2007

Collection: Byzantina Sorbonensia, Vol.24


Il volume nasce dalla necessità di creare uno strumento per la preparazione al concorso di agrégé, ovvero quel concorso che in Francia dà accesso all’abilitazione all’insegnamento superiore e universitario, e il cui tema di storia medievale per l’anno 2007/2008 era “Le monde bizantine: économie et société (milieu VIIIe siècle - 1204)”. Si tratta dunque di una raccolta di testi e documenti bizantini, di cui la maggior parte tradotti dal greco per la prima volta e quindi resi accessibili a un pubblico più vasto rispetto a quello degli specialisti. Come osserva la stessa curatrice nella prefazione, nonostante oggi negli studi bizantini si disponga di numerosi saggi e di manuali, le fonti bizantine sono invece largamente ignorate soprattutto per la quasi totale mancanza di traduzioni nelle lingue moderne.
Obiettivo della raccolta antologica è dunque quello di evocare un mondo attraverso la sua letteratura, secondo molteplici aspetti e approcci diversificati. La varietà delle testimonianze è perciò privilegiata: accanto a testi propriamente letterari, quali cronache, storie imperiali, discorsi, poesie, ecc., vi trovano posto le fonti normative, civili ed ecclesiastiche, i racconti agiografici, gli atti della pratica, sigilli, monete, e alcune immagini soprattutto nella sezione dedicata alla rappresentazione del sovrano. Abbandonata completamente l’idea di un mondo in continua decadenza, l’immagine che emerge dalla raccolta tende anzi a cogliere gli aspetti più complessi e articolati dell’economia e della società bizantina: la composizione dei gruppi sociali, i loro rapporti con lo Stato, i luoghi del potere e della vita quotidiana, o ancora le relazioni fra soggetti dominanti e soggetti dominati, come ad esempio la difficile dialettica fra ortodossia e credenti eterodossi o fra “potenti e deboli”, quei gruppi sociali opposti che, nella legislazione bizantina, partecipavano alla lotta intorno alla proprietà fondiaria.

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