Travel to Florence's council

Sec. VII-XV

Prima testimonianza di un viaggiatore russo in Occidente, conservato in diversi codici, il Viaggio al Concilio di Firenze cominciò a circolare probabilmente all’indomani del ritorno della delegazione in patria alla corte moscovita. L’opera si concentra sulla descrizione delle città che la delegazione aveva attraversato, da Riga a Ferrara e di ritorno da Firenze a Vilnius. L’impressione che ne ricavarono le autorità moscovite doveva in qualche modo confermare quanto probabilmente già sapevano. L’esistenza di città difese da poderose fortificazioni e dotate di reti idriche, canali e porti. La presenza di importanti mercati che consentivano un intenso scambio di merci grazie a vie commerciali che collegavano le principali città, sia attraverso fiumi e canali sia attraverso sperimentate rotte marine. La produzione di materiali tessili di gran pregio, che precedentemente provenivano dall’Oriente, e lo sfruttamento più razionale del territorio, che consentiva l’accumulo di prodotti agricoli. L’esistenza di una monetarizzazione diffusa e di un mercato dei prezzi, determinato dalla domanda e dall’offerta. E infine l’introduzione di innovazioni tecnologiche, come l’orologio, che avevano un forte impatto sull’organizzazione sociale. Tutto questo non poteva sfuggire alle autorità moscovite, impegnate nella lotta contro le spinte autonomistiche e il granduca lituano. 

Bibliografia: M. Garzaniti, Il viaggio al Concilio di Firenze. La prima testimonianza di un viaggiatore russo in Occidente, in “Itineraria”, ii, 2003, pp. 173-99.


By: Garzaniti M.
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