Cultures in Contact

Ultimo aggiornamento: 08 February 2023

Baumer, Novak, Rutishauser

Cultures in Contact

Central Asia as Focus of Trade, Cultural Exchange and Knowledge Transmission

A cura di Christoph Baume,r Mirko Novak, Susanne Rutishauser - Harrassowitz Wiesbaden 2022

Scheda a cura di: Castelluccia, M.


“Cultures in Contact” è sicuramente un eccellente volume, il quale va ad inserirsi all’interno di un importante e promettente filone di ricerca, ossia i contatti culturali ed economici tra diverse realtà politiche e culturali del vasto continente euroasiatico, soffermandosi sulle modalità interregionali di scambio culturale, influenze artistiche, il commercio, le migrazioni, le attività missionarie e gli aspetti bellici.

Il libro, frutto di una conferenza internazionale tenutasi a Berna nel 2020, è riccamente illustrato, con numerose immagini a colori, e include 32 contributi da 56 autori diversi provenienti da 18 paesi.

L'arco cronologico considerato compre un periodo estremamente lungo, dalla prima età del bronzo fino all’epoca di Tamerlano (fine del XIV secolo d.C.), mentre l'ambito geografico analizzato si estende dal Caucaso sino alle propaggini occidentali della Cina, suddividendo il volume in un serie di ambiti geografici che rispecchiano i territori di nazioni contemporanee; abbiamo pertanto una sezione dedicata al Turkmenistan con le sue culture dell’Età del bronzo, una particolarmente ricca e variegata dedicata a Uzbekistan/Tagikistan/Afghanistan/Pakistan e una all’Azerbaijan in epoca medievale; due ulteriori sezioni dedicate al Kazakistan/Kirghizistan e alle regioni di Tuva e Xinjiang completano il ricchissimo quadro del volume.

I numerosi contributi hanno una forte caratterizzazione archeologica e si basano principalmente su indagini recenti. Alcuni dei contesti presentati nel libro sono già ampiamente conosciuti nella letteratura scientifica e qui vengono arricchiti di nuovi e preziosi dati; altre tematiche, invece, erano scarsamente documentate, ma qui vengono presentate in maniera esaustiva.

A completamento dei contributi, vi è un ricco apparato bibliografico.

In conclusione, si può notare come la maggior parte degli interventi enfatizzi correttamente come l’Asia centrale ebbe un ruolo determinante nel creare delle tipiche “culture di contatto”, che si caratterizzano proprio per essere state influenzate e plasmate dalle numerose culture vicine, portando quini a continui processi di ibridazione culturale.
Manuel Castelluccia